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Che «genere» di carcere? Il sistema penitenziario alla prova delle detenute transgender

Guerini e Associati

A cura di R. Vitelli, Vianello F. e Hochdorn A.
Milano, 2018; br., pp. 240, cm 15x22,5.
(Intersezioni e Asincronie).

collana: Intersezioni e Asincronie

ISBN: 88-8107-419-2 - EAN13: 9788881074198

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.15 kg


Il testo affronta una tematica poco trattata nel contesto della ricerca sociale, specialmente in ambito italiano: le condizioni di detenzione delle detenute transgender. Le persone transgender subiscono un continuum di violenza di genere sistemica, istituzionale e culturale, in quanto espressione di devianza rispetto alla norma eterosessuale, costruita attorno alla sovrapposizione tra sesso e genere e all'opposizione binaria ed essenzialista tra maschile e femminile. Questa violenza rischia di intensificarsi nel contesto carcerario, permeato da un'ipernormatività di genere e dall'esaltazione dei ruoli tradizionali. Che spazio c'è, all'interno del carcere, per l'espressione di un'identità di genere «altra» come quella veicolata dalle detenute transgender? Come sta reagendo il carcere italiano di fronte a questa presenza, potenzialmente destabilizzante per l'istituzione? Che tipo di problematiche si trovano a vivere le persone transgender in carcere, e che tattiche di resistenza mettono in atto? Attraverso un'esperienza di ricerca pluridisciplinare che ha approfondito la situazione delle sezioni «protette» dedicate alle detenute transgender nelle case circondariali di Belluno Baldenich e Napoli Poggioreale il testo prova a rispondere a queste domande.

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