Studiare il clima che cambia. Cosa si è fatto, cosa si potrebbe fare

Copenhagen, Cancun, Durban, le città che hanno ospitato i più recenti negoziati sul clima, sono entrate ormai nella geografia della disillusione. C'è accordo per fissare obiettivi ambiziosi per la fine di questo secolo, ma non per fissare azioni e impegni per i prossimi anni. Il protocollo di Kyoto rimarrà in vita, ma finirà per essere una scatola vuota, senza un tetto vincolante alle emissioni dal 2012 in poi. Nel frattempo le emissioni di gas serra, causa principale e riconosciuta del riscaldamento globale, crescono senza sosta. L'anidride carbonica nell'atmosfera ha raggiunto oggi quel livello di sicurezza che gli scienziati indicano come soglia da non superarsi nel 2100. Ogni anno i negoziati sul clima ineluttabilmente deludono tutti coloro che si aspettano azioni decise e immediate. Cosa spiega la crescente divergenza fra le richieste degli scienziati, gli obiettivi fissati dalla comunità internazionale e le azioni messe in atto? Il volume cerca di dare una risposta. Non tanto per scoprire chi è il responsabile, ma piuttosto cosa rende difficile fare progressi. Perché mentre la ricerca dei colpevoli conduce a rabbia, disillusione e impotenza, la ricerca delle spiegazioni porta a formulare soluzioni e rende capaci di influenzare gli eventi. Obiettivo dell'indagine è dunque quello di rendere accessibili a tutti le ragioni dei fallimenti passati e proporre una strada per il futuro.