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La difesa dell'italianità. L'ufficio per le zone di confine a Bolzano, Trento e Trieste (1945-1954)

Il Mulino

A cura di D'Amelio D., Di Michele A. e Mezzalira G.
Bologna, 2015; br., pp. 604, cm 12x24.
(Percorsi).

collana: Percorsi

ISBN: 88-15-25142-1 - EAN13: 9788815251428

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Friuli Venezia Giulia,Italia,Trentino Alto Adige

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


L'Ufficio per le zone di confine (Uzc), attivo dal 1946 al 1954 sotto la responsabilità politica del giovane sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giulio Andreotti, rappresenta una fonte di assoluto rilievo per comprendere la storia delle aree italiane di frontiera, nella fase di transizione del secondo dopoguerra. L'ufficio fu infatti il laboratorio in cui si studiarono le politiche relative alle regioni di confine e il terminale incaricato di applicarvi le strategie del governo centrale. L'Uzc operò in contesti complessi come quelli dell'Alto Adige e della Venezia Giulia, regioni connotate dall'emergere di temi che mettevano in discussione la stessa sovranità italiana su quei territori. Sulla base dello studio della documentazione dell'ufficio, recentemente riordinata e messa a disposizione dall'Archivio della Presidenza del Consiglio, le ricerche qui proposte - di studiosi di lingua italiana, tedesca e slovena e provenienti dalle rispettive aree di confine - permettono di evidenziare similitudini e divergenze delle scelte di Roma nella "difesa dell'italianità" delle frontiere.

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