Architettura. Il Duplice Sguardo Su Vita e Morte. con DVD
Il Poligrafo
A cura di Leoni M. e Pigafetta G.
Padova, 2014; br., pp. 116, ill. b/n e col.
(Anfione e Zeto).
collana: Anfione e Zeto
ISBN: 88-7115-823-7
- EAN13: 9788871158235
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.58 kg
"L'architettura "L'architettura è fatta per la vita. Essa ignora la morte perché è destinata, sempre e ancora, ad accogliere 'gente nuova'. È lo scenario artificiale che l'uomo costruisce per custodire, momentaneamente, il proprio corpo esposto al pericolo della natura. Rappresenta un guscio di sicurezza nel quale nascere, vivere, morire". Così Giorgio Pigafetta descrive la relazione ambivalente che da sempre lega architettura e architetture concrete alla "più vuota della immagini", a quella percezione angosciosa della caducità dell'esistenza che risulta inscritta nella coscienza di ogni essere umano. I saggi qui proposti affrontano le differenti declinazioni della relazione fra architettura e coscienza e rappresentazione della morte, partendo dalle implicazioni teoriche più rilevanti per la disciplina e incrociando echi e rimandi storici, significati di monumenti e di edifici, considerazioni estetiche e filosofiche come quelle di Goethe e Valéry, a margine di progetti e realizzazioni di epoche diverse. Una riflessione finale è dedicata all'attività di tre autori contemporanei che si sono occupati di architetture funebri con esiti destinati ad influenzare il dibattito sul tema: Gianni Braghieri, Antonio Monestiroli, Paolo Zermani. Da sempre, il rigore del pensiero e l'esuberanza dell'arte si sono affannati per ricondurre alla parola e alla forma il vuoto della morte. Un tentativo inesorabilmente votato allo scacco poiché la morte non si lascia catturare dall'occhio, dalla mente e dalla mano dell'uomo. Tuttavia, intorno alla "più vuota delle immagini", sul ciglio di un confine indefinibile, si stagliano infinite figure di vita e di creatività che s'impongono alla riflessione e all'ammarazione. Questo il tema degli interventi di Massimo Cacciari, Umberto Curi e Giacomo Marramao presentati nel dvd in allegato