Giovanni Faldella e la scapigliatura piemontese. Atti del Convegno nazionale (San Salvatore Monferrato. 4-5 ottobre 2019)
A cura di Ioli G.
Novara, 2021; br., pp. 372, cm 17x24,5.
(Studi. 100).
collana: Studi
ISBN: 88-6857-391-1
- EAN13: 9788868573911
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1.786 kg
«L'interesse per gli scapigliati riporta all'entusiasmo con cui tanti di noi riscoprirono espressionisti quali Dossi, Faldella, e Imbriani anche. Tutto ciò lo dobbiamo a Gianfranco Contini, alla sua Introduzione ai racconti della Scapigliatura piemontese (1947-1953). Non è un caso che siano quelli gli anni in cui ci appassionammo al grande Gadda, alla sua anormalità stilistica, che in fondo era già preparata da quegli scapigliati, da quel gruppo (non a caso) di periferici, piemontesi o lombardi, che cominciarono a fabbricarsi una lingua per la prosa giocando tra i due poli opposti, da una parte il toscano dall'altra il dialetto, per arrivare all'esperimento di una inedita tensione stilistica, decisamente espressionistica. Occorreva, diceva proprio Faldella, una "lingua speciale, minuta e pittoresca", allo scopo di evitare "quella lingua generale e scolorita, che serve egualmente alla stesura dei codici, dei trattati di pace, e degli strumenti di affitto".» (dalla presentazione di Gian Luigi Beccaria)