L'alba della città. Le prime necropoli del centro protourbano di castelletto ticino
Interlinea
A cura di Cerri R. e Gambari F. M.
Novara, 2011; br., pp. 260, ill. b/n e col., cm 21x30.
(Ediz. Illustrate e d'Arte).
collana: Ediz. Illustrate e d'Arte
ISBN: 88-8212-691-9
- EAN13: 9788882126919
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità,Scavi,Scultura
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,Nessun Periodo
Luoghi: Piemonte e Valle d'Aosta
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Una sempre maggiore attenzione in tutta Europa è rivolta da studiosi ed appassionati alla cultura di Golasecca, sia per la sua caratterizzazione come la più antica cultura riferibile a popolazioni di lingua celtica che abbia lasciato attestazioni scritte, sia per il suo fondamentale ruolo di mediazione - non solo commerciale - tra i centri etruschi ed italici della Penisola e l'areale transalpino dell'età del Ferro, in una collocazione strategica lungo quei flussi tra il Mediterraneo e l'Europa che hanno rappresentato le fondamentali radici per la storia dell'Occidente. La mostra castellettese "L'alba della città", di cui questa monografia rappresenta un importante complemento scientifico, puntava invece a cogliere il fondamentale ruolo della cultura di Golasecca per l'avvio, fin dal VII secolo a.C., del processo di poleogenesi, di costituzione cioè dei più antichi centri protourbani, in Italia nord-occidentale. Il centro più antico, Castelletto Ticino, pur rappresentando un'eccezione, è quello meglio indagabile proprio per la brusca interruzione dell'evoluzione urbana, causata intorno al 470 a.C. probabilmente da un insieme di fattori naturali e politici. Tale cesura lascia emergere con grande chiarezza nelle necropoli quegli aspetti di monumentalizzazione e sacralizzazione del culto degli antenati da parte delle élites dominanti, che archeologi ed antropologi analizzano nel volume.