Hobbes nel novecento. Modernità', politica, filosofia
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
A cura di Frilli G.
Napoli, 2022; br., pp. 248, cm 14,5x21.
(Saggi. 13).
collana: Saggi
ISBN: 88-97820-80-8
- EAN13: 9788897820802
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Peso: 1 kg
Thomas Hobbes è un pensatore decisivo per l'autocoscienza storica e teorica di molto pensiero novecentesco. L'autore del Leviatano ha rappresentato un costante punto di riferimento, di confronto e di critica nel corso di tutto il secolo: lo sviluppo considerevole degli studi specialistici hobbesiani ne è una prova tangibile. Per molti autori, tuttavia, l'interpretazione di Hobbes è stata soprattutto il banco di prova per precisare il quadro della modernità e per interpretarne le persistenti tensioni. A conti fatti è difficile - soprattutto nella prima metà del secolo - trovare studiosi hobbesiani "specialisti" che non siano altrettanto animati da un intento interpretativo più generale relativo alla natura della modernità: Ferdinand Tönnies, Carl Schmitt e Leo Strauss sono forse i casi più emblematici di questo intreccio di intenzioni. Il presente volume raccoglie contributi relativi a pensatori novecenteschi che hanno letto Hobbes in connessione con il problema della natura del moderno, della sua genesi e della sua crisi: da Schmitt a Strauss, da Blumenberg a Arendt e Voegelin fino agli sviluppi della contemporanea "Italian Theory"...