La rassegna mensile di Israel (2018). Vol. 84/1-2: Gennaio-Agosto
A cura di Di Castro R. e Quercioli Mincer L.
Firenze, 2019; br., pp. 364, ill.
(Fuori Collana).
ISBN: 88-8057-806-5
- EAN13: 9788880578062
Soggetto: Periodici
Testo in:
Peso: 1 kg
«La rassegna mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell'ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell'ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. La miscellanea che qui vi consegniamo è una fra le più variegate: diversi ne sono i possibili percorsi di lettura. Uno di essi proviene dal titolo del primo saggio, "Maharal and Italy. A transnational approach", dove si evidenzia, fra l'altro, il ruolo giocato dall'ebraismo italiano nel pensiero del grande Maestro. Transnazionale è infatti, come ben noto, una delle parole chiave dell'ebraismo, e gli articoli che qui vi presentiamo spaziano da Praga all'Italia (e qui ancora da Padova a Milano a Roma), dall'Inghilterra alla Polonia, dalla Romania all'Unione Sovietica... Dalla Praga del Maharal torniamo infatti in Italia con ben sei contributi: tre che ci parlano dei nostri vanti in quanto ebrei, tre delle nostre vergogne in quanto italiani. Il primo, su Samuel David Luzzatto, dimostra come, nonostante il suo approccio innovativo alla Torà orale, lo studioso padovano rimanga nell'ambito dell'ortodossia. Il secondo mostra aspetti ignoti del pensiero e dell'azione di Prospero Moisè Loira, fondatore della milanese Società Umanitaria, il terzo articolo infine illustra la vita di Angelo Pace Tagliacozzo, presidente dell'Ospedale Israelitico di Roma. Seguono contributi sulla ex colonia fascista di Sciesopoli, sulla deportazione degli ebrei di Viterbo e su come la stampa italiana del tempo ha riferito dello sterminio ebraico nell'Europa dell'Est. Quindi due articoli dedicati alla questione della memoria storica e collettiva, e ai modi in cui le arti figurative e l'architettura scelgono di raffigurarla e tramandarla, che ci portano da Bologna a Londra. La nostra cavalcata internazionale prosegue quindi in Polonia, con un testo dedicato agli scritti giovanili del fondatore della sociologia moderna, Ludwik Gumplowicz, alla Romania di Benjamin Fondane, all'Unione Sovietica, i cui ebrei, decimati dalla guerra, avevano trovato un paladino addirittura in Albert Einstein. L'ultimo testo, infine, ci riporta in Italia con una testimonianza sulla vicenda del circolo giovanile ebraico Kadimah, nella ormai lontana Roma degli anni Sessanta. Chiude il volume la rassegna di libri e riviste curata da Myriam Silvera.