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Oikos. La Casa nella Magna Grecia

Laruffa Editore

Reggio Calabria, Museo Archeologico, 10 agosto - 18 novembre 2018.
A cura di Carmelo Malacrino e Maurizio Cannatà.
Reggio Calabria, 2018; br., pp. 275, ill. col., cm 17x24.

ISBN: 88-7221-908-6 - EAN13: 9788872219089

Soggetto: Architettura e Arte Civile

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Tema dell'esposizione sono la casa e il modo di abitare nella Magna Grecia: un percorso che si avvale di oltre cento reperti della collezione del Museo e di altre importanti raccolte pubbliche, come quelle dei Musei Archeologici Nazionali di Napoli e di Taranto, del Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" di Siracusa, dei Parchi Archeologici di Paestum e dei Campi Flegrei e del Museo Archeologico dell'Antica Kaulon.

L'esposizione è curata da Carmelo Malacrino, direttore del museo reggino, e dall'archeologo Maurizio Cannatà. "Sarà un affascinante viaggio nel tempo attraversando la casa greca", spiega Malacrino, "per conoscerne la distribuzione degli spazi, gli arredi, gli oggetti d'uso quotidiano comune, ma anche i suoi protagonisti, accolti dal benvenuto dei padroni di casa, con le donne affacciate alla finestra avvolte nei loro himatia. L'allestimento è stato concepito con il supporto degli strumenti multimediali per presentare concretamente quale fosse il modo di vivere e di abitare in Magna Grecia". Il filo conduttore della rassegna è l'oikos, termine che per i greci designava "la casa intesa come spazio fisico di vita dei suoi abitanti e, al tempo stesso, la famiglia con i suoi beni. Attraverso la scelta espositiva dell'allestimento delle vetrine, i pannelli didattici, le ricostruzioni grafiche e digitali architettoniche e i video in 3d di descrizione di momenti di vita quotidiana, abbiamo voluto ricreare le forme dell'abitare nel mondo greco antico".

"La casa", spiega Cannatà, "è per i Greci antichi l'espressione dell'identità della comunità dei suoi abitanti e si evolve nel tempo a seconda di come cambia la società. Nella lingua greca non esiste un termine equivalente al latino familia. Esiste un unico termine, oikos. E ciò significa che rispetto ai legami di sangue prevale l'appartenenza al gruppo familiare, cellula base della società". Se nel corso dei secoli, nel mondo greco antico in Calabria e in Sicilia, si modifica l'organizzazione strutturale degli spazi della casa, spiega ancora Cannatà, non cambia la funzione degli ambienti rispetto ai ruoli all'interno della famiglia: "l'uomo, cittadino, politico, atleta e guerriero, vive nell'andron i momenti conviviali, delle relazioni esterne, nel simposio. La donna sovrintende ai lavori domestici e ha nel gineceo il suo regno indiscusso".

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci