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Il Vacanziario. Diario di Tutti i Periodi di Non-Scuola

Leading Edizioni

Bergamo, 2000; br., pp. 150.
(Mini-Go).

collana: Mini-Go

ISBN: 88-86996-10-1 - EAN13: 9788886996105

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.72 kg


"Kant diventa filosofo quando si accorge che non si tratta di fare la geografia di quel che vediamo, bensì dello spazio buio della nostra mente: ma sempre geografo resta".Così si esprime Franco Farinelli, autore della prefazione del reprint dell'opera, sull'Autore della Geografia Fisica. A 200 anni dalla morte e giusto nell'anno rievocativo dell'illustre pensatore, la "summa geographica" viene ora ristampata dall' OFFICINA SCRITTORIA LEADING EDIZIONI per la prima volta dall'unica traduzione ed edizione italiana (Silvestri, Milano 1807-1811). Kant scriveva di filosofia, ma insegnò geografia per trent'anni dando lezioni-come dice egli stesso nel 1798 ormai ottantenne nella prefazione ad un'altra opera- che avevano per scopo la cognizione dell'uso del mondo, cioè di Antropologia e di Geografia fisica. Non riuscì, a causa dell'età ormai avanzata, a curare personalmente la pubblicazione dell'opera di natura geografica, che fu invece compilata sulla base di tre manoscritti- tra cui uno riveduto dallo stesso Kant- contenenti quasi letteralmente le sue parole dette dalla cattedra.
Daumas (Storia della scienza, II, p. 80): "Kant fu, dopo Montesquieu, uno dei primi a considerare come uno degli obiettivi principali della geografia lo studio dei rapporti dell'uomo con l'ambiente naturale. Egli pose l'accento con ragione sul duplice aspetto che riveste il problema: azione dei fatti naturali sull'uomo, azione dell'uomo sull'ambiente. La sua analisi era senza dubbio ancora sommaria. Ma almeno era stata tracciata la direzione da seguire".
Se Kant stesso avesse curato il risvolto di copertina della sua Geografia, forse avrebbe scelto questo passo dalla sua introduzione all'opera: "Il metodo della geografia fisica dovrebbe contenere un viaggio fatto in tutte le regioni del globo e descrivere gli animali e gli avvenimenti in ciascun clima ed elemento. La geografia fisica è quasi l'introduzione e la preparazione per una simile impresa. Essa è giunta al suo termine quando ha eccitato in ciascheduno più o meno d'interesse per un simile viaggio, e quando ha risvegliata l'attenzione sulla natura e sugli effetti di essa, tanto ne' corpi organici, quanto ne' non organici. In qualunque luogo ci troviamo siamo nella officina di quella grandissima artiera, e dappertutto si presentano al nostro occhio le sue maraviglie. Non dovrebbe ella destare in noi il desiderio di conoscerla più da presso?"

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