Giovanni Boldini. Il Piacere
Rovereto, Mart, 14 novembre 2020 - 28 febbraio 2021.
A cura di Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi.
Genova, 2020; br., pp. 368, ill. col., tavv. col., cm 24x28.
prezzo di copertina: € 54.00
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Libri compresi nell'offerta:
Giovanni Boldini. Il Piacere
Rovereto, Mart, 14 novembre 2020 - 28 febbraio 2021.
A cura di Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi.
Genova, 2020; br., pp. 368, ill. col., tavv. col., cm 24x28.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 54.00)
Ottocento. Catalogo dell'Arte Italiana dell'Ottocento. Vol. 30
Milano, 2001; br., pp. 495, ill. b/n, tavv. col., cm 22x30,5.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 40.00)
Ottocento. Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento. VOL. 28
Milano, 1999; ril., pp. 800, tavv. col., cm 22x30.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 77.47)
Obscénités renaissantes
Librairie Droz
A cura di Guillaume Peureux, Hugh Roberts e Lise Wajeman.
Testo Francese.
Geneve, 2011; cartonato, pp. 493, ill. b/n, tavv. b/n, cm 17,5x24,5.
(Travaux Humanisme Renaissance).
collana: Travaux Humanisme Renaissance
ISBN: 2-600-01466-7 - EAN13: 9782600014663
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 1 kg
2Mentre esisteva una ricca bibliografia consacrata alla nozione di oscenità in Rabelais (e in pochi altri testi), mancavano studi che permettessero di delineare un più vasto panorama concernente la produzione rinascimentale nella sua interezza. A questa mancanza hanno inteso porre rimedio sia il citato numero 14 di "Early Modern France" sia la presente miscellanea. Tuttavia, se la rivista esplorava una serie di singoli casi, il volume che ora segnaliamo si prefigge di offrire un quadro d'insieme dell' 'oscenità' rinascimentale. Il libro si compone di cinque parti, e "la sua organizzazione rende conto della natura profondamente problematica di ciò che è definito 'osceno' o è giudicato tale nel Rinascimento in Francia, ma anche del funzionamento e dei meccanismi dell'oscenità in un determinato spazio, della portata di un gesto (verbale, pittorico, scultoreo, teatrale) osceno, a partire dalla confusione delle frontiere tra ciò che è autorizzato e ciò che non lo è, fino a un'interrogazione sulla natura umana, passando attraverso l'analisi del valore politico di tale gesto" (p.?21). La prima parte esplora le difficoltà che si incontrano nel cercare di cogliere quello che ci sembra osceno o quello che poteva sembrare osceno nel Rinascimento. Si tratta qui di un'indagine essenzialmente lessicale e semantica ("Le mot et la chose") che studia il rapporto tra i segni e i loro referenti così come lo concepiscono i filologi, i filosofi e i moralisti, ed anche i poeti e gli intellettuali in genere. I contributi della seconda parte ("L'obscénité comme jeu de frontières") indagano sulle frontiere che si impongono gli autori, creando una continua interferenza fra ciò che è permesso e ciò che è vietato. La terza parte ("L'obscène comique") mostra come l'indignazione suscitata dalle oscenità non impedisca che queste suscitino il riso, come l'effetto osceno risieda per una buona parte nel comico, e come il comico osceno non sia inoffensivo, anzi veicoli una forte carica sovversiva. Nella quarta parte ("L'obscène: discours sur la nature humaine"), partendo dalla considerazione che nel Rinascimento la questione dell'oscenità si iscrive anche "nello scarto di un discorso antropologico sulla natura umana, coinvolgendo conoscenze diverse (religiose, mediche, filosofiche, storiche), e pertanto produce un effetto sovversivo in virtù di questo scarto stesso" (p.?277), ci si interroga appunto sulla natura umana, in un tentativo di definirla, servendosi della presente indagine sulla nozione di 'osceno'. Nella quinta parte ("Politique de l'obscène") si tratta "della maniera in cui l'oscenità, nel corso del Rinascimento, ha potuto partecipare all'elaborazione di discorsi che suscitano reazioni diverse nello spazio pubblico in via di formazione e della maniera in cui questa oscenità ha potuto essere oggetto di appropriazioni per finalità genericamente polemiche" (p.?365). Per concludere, questo ricco volume delinea una mappa estremamente utile delle problematiche che pone l' 'osceno' nella letteratura, e nella cultura in genere, del Cinquecento.
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