Bruno Zevi intellettuale di confine. L'esilio e la guerra
A cura di Bello F.
Roma, 2019; br., pp. 186, ill. b/n, cm 15,5x21.
(I Libri di Viella).
collana: I Libri di Viella
ISBN: 88-3313-210-2
- EAN13: 9788833132105
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Architetto, urbanista, storico e critico di architettura, membro del movimento clandestino Giustizia e Libertà, del Partito d'Azione, di Unità popolare, infine del Partito radicale, docente universitario: la ricca biografia intellettuale e professionale di Bruno Zevi (1918-2000) si snoda lungo tutto il Novecento con un'impronta netta e originale, e un preciso punto di partenza, il 1938. A seguito delle leggi razziali, infatti, Zevi si trasferisce a Londra e, dal 1940, negli Stati Uniti, dove dirige i «Quaderni Italiani » - continuazione dei «Quaderni di Giustizia e Libertà» diretti a Parigi da Carlo Rosselli - e si laurea alla Harvard University. La sua attività prende dunque le mosse all'interno della comunità degli esuli italiani e delle organizzazioni antifasciste negli Usa, in stretta relazione con la diplomazia culturale americana. Nuove domande storiografiche e recenti acquisizioni archivistiche ci consentono, attraverso le vicende di uno dei suoi protagonisti, di mettere in luce aspetti finora sconosciuti dell'emigrazione intellettuale italiana in Usa e dell'avvio della guerra fredda culturale.