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Alvise Mocenigo Dalle Gioie ambasciatore di Venezia. Lettere e dispacci dalla Germania e dalla Francia 1502-1506

Libreria Editrice Viella

A cura di Braunstein P.
Testo Italiano e Francese.
Roma, 2021; br., pp. 363, cm 17,5x24,5.
(Fonti per la Storia di Venezia. Sez. V).

collana: Fonti per la Storia di Venezia. Sez. V

ISBN: 88-3313-842-9 - EAN13: 9788833138428

Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Veneto,Venezia

Testo in: testi in  francese, italiano  testi in  francese, italiano  

Peso: 0.66 kg


«Diversi anni fa Gian Maria Varanini suggerì al Comitato la pubblicazione di un copialettere della cui esistenza aveva appreso durante i suoi anni all'Università di Trento: i dispacci dell'ambasciatore veneziano in Francia, Alvise Mocenigo, per gli anni 1505-1506, quando suo segretario altri non era che Giovanni Battista Ramusio, allora ventenne. Il manoscritto è custodito nell'archivio della famiglia Rosmini, presso la Casa Rosmini a Rovereto, dove lo consultammo insieme nel 2014. Parlandone con Philippe Braunstein, appresi che egli aveva trascritto già da molti anni un gruzzolo di una cinquantina di lettere private di Alvise Mocenigo, indirizzate principalmente dalla Germania, dov'era ambasciatore, al suocero Michele Foscari; questa corrispondenza, che riguarda i loro affari commerciali e familiari nel 1502-1503, è conservata nella Commissaria di Michele Foscari amministrata dai Procuratori di San Marco. La proposta venne da sé: mettiamo assieme, a confronto, il pubblico e il privato di un noto servitore dello Stato. Philippe Braunstein trascrisse anche i dispacci conservati a Rovereto, ben 127; ambedue i dossier furono poi affidati ad Aurelio Malandrino, che ha rivisto integralmente le trascrizioni, ha allestito il testo critico con apparato e ha redatto la relativa nota filologica. Nel frattempo Philippe Braunstein si dedicò alla stesura di ampi regesti di ciascun dispaccio e di ciascuna lettera privata, nonché a un nutrito saggio introduttivo. Questa edizione si inserisce in un filone di ricerche sulle fonti ambasciato-riali veneziane conservate in sedi diverse dall'archivio dei Frari, che ha una sua significativa, anche se intermittente, tradizione quasi ventennale. Bianca Lanfranchi Strina auspicò fin dal 2003 la pubblicazione del copialettere di Vincenzo Priuli - capitano delle galee di Fiandra nel 1521-1523 e in quel frangente quasi-ambasciatore -, edito poi nel 2005 da Francesca Ortalli; il codice, acquistato da Nicolò Barozzi (1826-1906) e finito nell'archivio privato della famiglia del suo amico Nicolò Papadopoli, solo negli anni Ottanta del Novecento fu depositato nell'Archivio di Stato di Venezia.' Similmente ripescato da una collezione privata e finito alla British Library è il copialettere prodotto sotto la re- 1. Lettere di Vincenzo Priuli, Capitano delle galee di Fiandra al Doge di Venezia, 1521-1523, a cura di Francesca Ortalli, Appendice documentaria e Indice a cura di Bianca Lanfranchi Strina, Venezia 2005...» (Dalla Prefazione)

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