Cultura oltremontana in Lombardia al tempo degli Sforza (1450-1535)
Libreria Editrice Viella
A cura di Elsig F. e Gaggetta C.
Roma, 2015; br., pp. 359, ill. b/n e col., cm 17x24.
(Studi Lombardi. 7).
collana: Studi Lombardi
ISBN: 88-6728-350-2
- EAN13: 9788867283507
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Lombardia
Testo in:
Peso: 1.26 kg
Eletto duca di Milano nel 1450, Francesco Sforza inaugura una nuova dinastia che cerca di legittimare attraverso una politica culturale ispirata a quella della corte di Borgogna. Il gusto artistico di Filippo il Buono (1420-1467) e di Carlo il Temerario (1467-1477) impongono un rinnovamento della musica, della letteratura e della pittura che si diffonde in tutta Europa attraverso i canali diplomatici ed economici. Milano ricopre un ruolo essenziale nella ricezione e nella diffusione del modello borgognone in Italia, grazie ai suoi rapporti politici privilegiati con la Francia e il ducato di Savoia, che favoriscono l'acquisto di opere d'arte e il reclutamento di artisti, e grazie alla sua situazione geografica alle porte delle Alpi. Nel 1479, l'avvento di Ludovico il Moro determina un orientamento più italiano del gusto della corte sforzesca e l'attività di artisti quali Bramante e, soprattutto, Leonardo, contribuisce all'elaborazione di un modello lombardo che si diffonde a sua volta a nord delle Alpi e che permette di forgiare un'identità culturale propria al ducato. I diversi saggi che compongono il volume servono proprio a comprendere questi processi, le dinamiche della trasmissione di modelli nordici, la loro elaborazione da parte di artisti lombardi e settentrionali a contatto con l'arte leonardesca nella Milano sforzesca.