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Il "Libre de Barlam e de Josaphat" e la sua tradizione nella Provenza angioina del XIV secolo

Libreria Editrice Viella s.r.l.

A cura di A. Radaelli.
Roma, 2016; br., pp. 312, ill. col., tavv. col., cm 16x22.
(Scritture e Libri del Medioevo. 15).

collana: Scritture e Libri del Medioevo

ISBN: 88-6728-635-8 - EAN13: 9788867286355

Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Collezioni,Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Della Storia di Barlam e Josaphat che ha affascinato il Medioevo, l'Occitania ha custodito un solo testimone, il manoscritto trecentesco Paris, Bibliothèque nationale de France, fr. 1049, prezioso anche per un piccolo ciclo iconografico (di cui questo volume offre la riproduzione fotografica) contenente una rara rappresentazione a piena pagina dell'albero dei sette peccati capitali e una prospettiva "a libro aperto" della bestia d'enfern dell'Apocalisse di san Giovanni. Nella prima parte lo studio considera il manoscritto dal punto di vista codicologico, paleografico e storico-artistico. Successivamente si sofferma sulla devozione francescana-angioina, sul culto di Ludovico di Tolosa e sulle correnti spirituali che nel primo quarantennio del XIV secolo avevano percorso la Provenza, protette e tutelate da Roberto d'Angiò e Sancia di Maiorca. Nell'ultima parte si presenta l'edizione critica (la prima di questo fondamentale testo provenzale ad apparire in italiano e la prima in assoluto a studiare il codice nella sua interezza) del Libre de Barlam et de Josaphat con analisi linguistica, commento al testo e glossario.

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