Gioacchino da Fiore tra Bernardo di Clairvaux e Innocenzo III. Atti del 5º Congresso internazionale di studi gioachimiti (S. Giovanni in Fiore, 1999)
Libreria Editrice Viella s.r.l.
A cura di Rusconi R.
Atti del 4° Congresso internazionale di studi gioachimiti. San Giovanni in Fiore, 16 - 21 settembre 1999.
Roma, 2001; br., pp. 378, 8 ill. b/n num. f.t., 2 tavv. col. num. f.t., cm 17x24.
(Opere di Gioacchino da Fiore: testi e strumenti. 13).
collana: Opere di Gioacchino da Fiore: testi e strumenti.
ISBN: 88-8334-033-7 - EAN13: 9788883340338
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 0.73 kg
Abbandonate le antiche polemiche sulla sua ortodossia, è ormai evidente che Gioacchino incarnò una istanza riformistica peculiare all'interno del mondo monastico del secolo XII, tesa verso un ritorno a una primitiva purezza in maniera del tutto inseparabile dal grande tronco dell'ordo sancti Benedicti, dal quale erano già derivate le riforme di Cluny e di Cîteaux. Il nesso tra riforma del monachesimo e attesa della fine dei tempi si risolveva in Gioacchino nell'elaborazione di un'escatologia a carattere monastico.
Il lungo e faticoso lavoro di edizione degli scritti autentici dell'abate calabrese apre finalmente la strada a una nuova, e più genuina, interpretazione della sua figura. A Gioacchino da Fiore non si addiceva un'inverosimile inconsapevolezza degli orientamenti e degli sviluppi fondamentali della teologia del proprio tempo, anche se a lui si può attribuire un ruolo ai margini, se non al di là dei confini, in particolare rispetto alla nascente teologia scolastica parigina, e in una certa misura anche in rapporto alla teologia monastica dell'epoca, rappresentata in particolare da Bernardo di Clairvaux.
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