Oswald Spengler e il« Tramonto dell'Occidente». Cento anni dopo
Liguori Editore
A cura di Cappiello C. e Conte D.
Napoli, 2021; br., pp. 142, cm 17x24,5.
(Archivio di Storia della Cultura).
collana: Archivio di Storia della Cultura
ISBN: 88-207-6884-4
- EAN13: 9788820768843
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.19 kg
Avere cent'anni, e non darli a vedere. L'opera di cui, attraverso il presente volumetto, si festeggia il centenario, il Tramonto dell'Occidente di Spengler (1918-2018), è dunque un «classico». Proprio il Tramonto dell'Occidente, opera famigerata per antonomasia. Malgrado i tanti detrattori, assai preoccupati dai pericoli annidati nel testo e malgrado Spengler stesso, che di essere considerato un «classico» forse non aveva tanta voglia. Con il Tramonto dell'Occidente a compiere cent'anni non è un libro qualsiasi ma un libro importante, un grande libro - un «romanzo intellettuale», un «libro carismatico», uno Ur-Buch - che ha dietro di sé una recezione ormai anch'essa vasta e complessa, un tassello importante nella storia culturale europea e non soltanto europea. La ricorrenza centenaria potrebbe allora fornire lo stimolo per riprendere in grande stile proprio il filo della fortuna di Spengler, la fortuna e la sfortuna, la sua recezione, la recezione in grande stile, e cioè una storia della recezione che sarà degna di questo nome solo a patto di mostrare la necessaria sensibilità per la dimensione storica. Di ciò si sente fortemente il bisogno, anche perché il confronto con un libro che affronta il problema del tramonto dell'Occidente e del suo declino necessariamente si rivela, allo stesso tempo, come un confronto con la nostra coscienza di europei. Con contributi di Marino Freschi, Giampiero Moretti, Andrea Orsucci, Giuseppe Raciti e Domenico Conte.