Dieci anni di Diaforà. Volume 1
Lubrina Editore
A cura di La Placa G. e Pozzi A.
Bergamo, 2022; br., pp. 521, ill., cm 17x24.
ISBN: 88-7766-779-6
- EAN13: 9788877667793
Testo in:
Peso: 1 kg
Partimmo su un terreno incerto e accidentato. Da una parte cercando il modo di ricostruire la "nostra" casa - il convento- dall'altra approfondendo alcune direzioni che già erano presenti nelle cooperative sociali (La Fenice, Chimera e Diagramma) da cui eravamo nati. Il nostro obiettivo era di mettere in contatto i saperi con le domande prodotte dalle pratiche, e già questo pareva ambito adatto alla differenza. Bastava iniziare dalla disabilità, dall'infanzia, dalla adolescenza, sperimentate in tutte le loro grandiose problematiche in atto, per interrogarci sui metodi e le teorie che potevano realizzare il desiderio di inclusione della disabilità o favorire l'armoniosa crescita del bambino o suscitare lo sviluppo della curiosità culturale nei ragazzi. Perciò è stato proprio il nostro lavoro, concreto, quotidiano, quello che fa stare con le mani in pasta (un "certo" modo di promuovere l'inclusione del diverso, una "certa" passione nell'accendere la curiosità dell'apprendimento, un "certo" stile educativo fatto di voce, di corpo, di pensiero divergente) a renderci sensibili verso chi nel mondo della cultura "alta" ci pareva percorrere una strada interessante, indicare una suggestione da applicare, un metodo più nuovo o più antico di promuovere l'umano. Da qui è partita la costruzione del "Pensare dalla Ripa", un ciclo di conferenze che potesse costituire una traccia, orme da calcare o da criticare, un'occasione di stimolo e di accesso a quel convivio ricco di piaceri che dovrebbe essere la tavola apparecchiata dalla cultura. Un percorso per portare alla luce ciò che stava dietro a molte di quelle credenze, di quelle "verità" che si davano per le uniche possibili e vigenti, per analizzarne così, nel loro cammino, storture, punti critici e aiutare una prima messa a fuoco di alternative differenti. Una confluenza di sguardi da saperi diversi per smontare gli steccati disciplinari divenuti ostacoli al confronto. Con l'obiettivo che il pensiero filosofico, i saperi scientifici, le arti, le lettere diventassero linguaggi aperti al reciproco ascolto e fornissero contributi permeabili sui diversi temi proposti. Non è stato facile, ma intanto il convento è diventato di nuovo uno spazio agibile per tutti, armonioso, accogliente, utile al bene comune, anche se resta ancora molto da fare per concluderne il recupero. Non è stato facile, ma intanto le conferenze hanno visto aumentare il pubblico, intanto qualche giovane ha cominciato a ingrossare le fila dell'associazione. E così sono fioriti concerti, performance di teatro di altissimo livello, seminari internazionali, momenti di formazione, esposizioni artistiche, si sono editi libri.