Dove cresce il roveto. Disegni giovanili di Trento Longaretti
Lubrina Editore
Bergamo, Monastero del Carmine, 19 settembre - 27 ottobre 2024.
A cura di E. De Pascale e Pedrini F.
Bergamo, 2024; br., pp. 76, ill. b/n e col., cm 21x21.
ISBN: 88-7766-826-1
- EAN13: 9788877668264
Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0 kg
«Dove cresce il roveto», mostra promossa dall'Associazione Longaretti in collaborazione con il Politecnico delle Arti di Bergamo, allude al limitare dei boschi, ai fossati e ai bordi delle strade; a quegli ambienti liminali dove il confine è tanto fisico e impenetrabile quanto metaforico e simbolico. Potrebbero apparire insignificanti ma la loro presenza crea zone fitte di vegetazione che cresce non controllata come anche di significato. Il roveto è l'intrico dei segni sulla carta, del luogo germinale ma marginale, del nido che avvinghia proteggendo e costringendo. È un groviglio che avvolge, compendiando, l'immaginario fatto di luoghi irraggiungibili (Cristini), con quello delle bestie che si nascondono per sfuggire alla battuta di caccia (Brambilla). È il ramificarsi del segno che si stratifica in mappe impercorribili (Bonaschi); o il sentiero impraticabile perché inghiottito dalla vegetazione (Tessaroli); come è l'intreccio che avviluppa ciò che si abbandona (Rivellini). È uno spazio archetipico dove l'animale si sente ma non si vede (Molignani); o il luogo precluso dove l'inconscio proietta e fa fermentare le proprie figure grottesche (Erba).