Metafisica. Quaderni della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Vol. 22-23 (2023)
Maretti Editore
Falciano, 2023; br., pp. 352, ill., cm 16,5x24.
ISBN: 88-9397-082-1
- EAN13: 9788893970822
Soggetto: Periodici,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.08 kg
La Fondazione Giorgio e Isa de Chirico celebra quest'anno il venticinquennale dell'apertura della Casa-museo, avvenuta il 20 novembre 1998 a venti anni esatti dalla morte di Giorgio de Chirico. Unica realtà a Roma e in Italia, essa offre la possibilità agli italiani e agli stranieri di immergersi negli ambienti ove de Chirico è vissuto oltre trent'anni e soprattutto di ammirare almeno una sessantina di opere care al Maestro, incluso un consistente numero delle straordinarie opere neometafisiche. La Fondazione saluta anche il 2023 come un anno di grande importanza, in un percorso che l'ha vista ottenere alcuni fondamentali risultati destinati ad arricchire la conoscenza dell'opera del Maestro e a influenzare profondamente gli studi e le prospettive del futuro. [...] Riflettendo sul presente numero 22-23 della nostra rivista «Metafisica», va rimarcato che uno dei temi centrali del nuovo numero è il fermo intento di ridare innanzitutto giustizia a de Chirico e di proteggere la sua memoria. Come chi scrive aveva anticipato già nel primo editoriale della rivista del 2002, "l'emergenza dei falsi non è da sottovalutare" e da allora ha occupato in profondità e concretamente i numeri della rivista, seguendo anche il lascito culturale di una grande studiosa come Jole de Sanna, che ha dato un contributo immenso e cardinale alla Fondazione de Chirico e alle sue ricerche successive.[...] In tal senso, i saggi di Fabio Benzi, di Giorgia Chierici, di Giulia Di Giulio e di chi scrive hanno il merito di mettere in luce (con solide basi documentarie e in modo inoppugnabile) come i molti allarmi lanciati da de Chirico contro le falsificazioni e i travisamenti della sua opera non fossero affatto frutto di una personalità paranoica (come è stato affermato), ma soltanto le legittime proteste di chi è stato vittima di aggressioni sistematiche e di un sistematico lavorio di contraffazione della sua pittura, inaugurato da Breton e dai Surrealisti già negli anni Venti.. In questo numero troviamo però anche altri studi importanti che portano nuove conoscenze sull'opera grafica e sul periodo "romantico" di de Chirico, come fa Elena Pontiggia con il suo raffinato studio sugli importanti (ma poco studiati) disegni di de Chirico per il Romolo di Cavicchioli; sul suo capolavoro sacro, La salita al Calvario, analizzato, con delle novità, da Lorenzo Canova e sul suo profondo rapporto con l'arte e l'architettura della classicità, al centro dell'intreccio sviluppato nel rilevante studio di Maurice Owen. Il tema, di grande attualità, dell'influsso di de Chirico su artisti e letterati è trattato invece in due saggi dedicati al rapporto tra il Pictor Optimus e Giulio Paolini e alla lettura poetica delle opere metafisiche da parte di uno dei maggiori scrittori del Ventesimo secolo come Italo Calvino. [...] Al rapporto di Calvino con la pittura del Maestro è dedicato dunque il saggio di Vincenzo Trione (che permette a «Metafisica» e alla nostra Fondazione di partecipare alle celebrazioni per il centenario della nascita del grande letterato), un testo in cui si rincorrono specularità, rifrazioni e rispecchiamenti tra lo scrittore e il pittore nelle prospettive ambigue delle architetture e delle città evocate tra parole e immagini. (Paolo Picozza, Presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico)