Pietro Porcinai. Il progetto del paesaggio nel XX secolo
Marsilio
A cura di Cunico M. e Latini L.
Traduzione di Tonon V.
Venezia, 2013; br., pp. 285, 330 ill. b/n e col., cm 17x22.
(Iuav. Documenti).
collana: Iuav. Documenti
ISBN: 88-317-1342-6
- EAN13: 9788831713429
Soggetto: Architetti e Studi,Parchi, Giardini e Ambiente,Urbanistica e Viabilità
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.86 kg
La figura di Pietro Porcinai (1910-1986), paesaggista tra i più significativi del Novecento europeo, esprime un capitolo emblematico, seppure isolato in Italia, del rapporto non sempre facile tra paesaggio e architettura. Nel caso di Porcinai appare interessante osservare come il lavoro di un professionista del paesaggio si avvalga con uguale intensità sia di un vivace interesse per l'architettura e la cultura artistica del proprio tempo, sia di un sapere tecnico e di una eccezionale padronanza nel campo botanico, aspetti che convergono in una visione unitaria e autonoma del mestiere. La vicenda sorprendente di Porcinai, "inventore" di una mentalità professionale e culturale in gran parte inedita nel panorama italiano del suo tempo, si arricchisce da subito dei necessari approfondimenti all'interno di un orizzonte internazionale dal quale prende forza e che gli permette di gettare uno sguardo innovativo sul progetto del paesaggio italiano. Il continuo scambio con colleghi e tecnici stranieri e il prestigio guadagnato, soprattutto dagli anni del dopoguerra, in campo internazionale, permetteranno al paesaggista fiorentino di proiettare il proprio lavoro e la propria mentalità verso un'estesa rete di committenze e di incursioni professionali (nel suo archivio oggi si conservano circa 1400 progetti), che va ben oltre la sfera convenzionale del giardino privato.