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Bernardino Bison a Gorizia. Un pittore dalla fantasia inesauribile nella Trieste neoclassica. Vol. 620

Marsilio

A cura di D'Anza D.
Trieste, Civico Museo Sartorio, 28 giugno - 13 ottobre 2013.
Venezia, 2013; br., pp. 64, ill., cm 16x22.
(Cataloghi).

collana: Cataloghi

ISBN: 88-317-1689-1 - EAN13: 9788831716895

Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Extra: Neoclassicismo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.243 kg


Nato a Palmanova nel 1762, Giuseppe Bernardino Bison si forma a Venezia, dove soggiorna per più di trent'anni. Fra le lagune si distingue soprattutto come abile collaboratore di più affermati pittori, attivi nelle decorazioni ad affresco. Poco dopo la caduta della Serenissima Repubblica, nel 1802, decide di trasferirsi a Trieste, il nuovo emporio commerciale sostenuto dalla casa d'Asburgo. Nella città giuliana, pur proseguendo la sua attività di decoratore, Bison s'impone soprattutto nell'esecuzione di piccole tempere vedute, paesaggi, e capricci - di stampo settecentesco, più affini al gusto borghese dei nuovi committenti. A guisa di ponte tra la decaduta civiltà veneziana e il "mondo novo", egli incarna nella Trieste neoclassica l'anima coloritrice del Settecento veneziano, proiettandovi gli ultimi bagliori di quell'irripetibile stagione artistica. Spinto forse dal desiderio di agevolare la carriera del figlio Giuseppe, anch'egli pittore, decide nel 1831, quasi settantenne, per il trasferimento a Milano, dove muore nel 1844.

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