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Quando cultura e politica salvarono Venezia. Giacomo Boni e il destino di Venezia tra Otto e Novecento

Marsilio

A cura di Franchini S. G.
Venezia, 2017; br., pp. 88, ill., cm 20x20.
(I Giorni).

collana: I Giorni

ISBN: 88-317-2682-X - EAN13: 9788831726825

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Italia,Veneto,Venezia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.79 kg


La fama di Giacomo Boni (1859-1925) è legata soprattutto alle sue indagini archeologiche sul Palatino e al Foro Romano. Prima però di trasferirsi a Roma, Boni acquisì profonde competenze tecniche sull'edilizia veneziana, specie quella più antica, che gli consentirono di esprimere giudizi precisi e documentati sui lavori di restauro condotti a Venezia nella seconda metà dell'Ottocento su monumenti quali la Basilica di San Marco e il Fondaco dei Turchi. Legato alla sensibilità e alla cultura della conservazione di cui John Ruskin fu uno dei massimi esponenti, Boni intervenne attivamente nel vivace dibattito che tra Otto e Novecento oppose quanti volevano operare rivoluzionarie trasformazioni al tessuto urbanistico veneziano - compresa la costruzione di ponti per congiungere la città storica alla terraferma per renderla il più possibile «una città come le altre» - a quanti, come Pompeo Molmenti e Camillo Boito, volevano invece conservarne la specificità urbanistica e il carattere di insularità.

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