L'architettura come
Marsilio
A cura di Marzo M.
Traduzione di F. Pagano e Graham D.
Testo Italiano e Inglese.
Venezia, 2010; br., pp. 271, ill. b/n e col., tavv., cm 21x27.
(Iuav. Documenti).
collana: Iuav. Documenti
ISBN: 88-317-9970-3
- EAN13: 9788831799706
Soggetto: Architetti e Studi,Saggi (Arte o Architettura),Storia dell'architettura
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.232 kg
Critico, teorico e docente di architettura, Colin Rowe è tra le figure che hanno maggiormente influenzato il modo di studiare, pensare e fare l'architettura e l'urbanistica nella seconda metà del XX secolo. Questo libro costituisce un fondamentale contributo all'approfondimento della sua figura e alla rimessa in gioco delle principali questioni affrontate dai suoi studi: dalla composizione architettonica al rapporto tradizione/modernità, dal carattere degli edifici alla interpretazionc della città come complesso e straordinario archivio di forme e di vuoti, di oggetti e di texture. Da La matematica della villa ideale a Collage City fino a L'architettura delle buone intenzioni, gli scritti di Colin Rowe hanno costituito e costituiscono un imprescindibile terreno di confronto per chi si occupa di progetto alla scala urbana come a quella dell'edificio. Attraverso le letture multidisciplinari di progettisti, di storici dell'architettura e di urbanisti, le pagine di questo volume guidano il lettore alla comprensione del metodo di uno studioso che allievo di Wittkower al Warburg Institute prima e maestro di Stirling e mentore di Eisenman poi - indagava le ragioni formali del primo e dell'ultimo Le Corbusier attraverso Palladio e Schinkel, leggeva la città come un collage col suo sfondo e le sue figure e analizzava le architetture come testi in attesa di essere letti.