Alberi! 30 frammenti di storia d'Italia
Marsilio
Mestre, Museo M9, 11 marzo - 10 agosto 2022.
A cura di Metta A. e Morelli G.
Illustrazioni di Guido Scarabottolo.
Venezia, 2022; br., pp. 80, ill. col., cm 17x22,5.
EAN13: 9791254630327
Soggetto: Parchi, Giardini e Ambiente,Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici,Urbanistica e Viabilità
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.65 kg
È possibile raccontare la storia d'Italia attraverso i suoi alberi? Questo volume, come la mostra, prova a farlo utilizzando gli alberi per parlare delle storie del nostro Paese attraverso lo sguardo di questi testimoni silenziosi, che ci hanno accompagnato nei grandi eventi come nella vita di tutti i giorni. Alberi che sono la nostra autobiografia, ma anche parte del polmone della terra, che sanno rigenerarsi e sono un esempio per tutti noi. Sedentari osservatori che con il passare del tempo, seppur immobili, si costruiscono presente e futuro "mangiando" ostacoli e trasformando il paesaggio dove hanno messo radici. «Sono alberi che ci raccontano di viaggi e di esotismo, di esplorazioni, di commerci - osserva Michelangela Di Giacomo, curatrice di M9, nell'apertura del volume-; alberi che ci parlano di progetti politici, di Risorgimento, di piccole patrie e di sogni imperiali, di miracoli economici e di inquieti modernismi; alberi che ci riportano l'eco lontana di santi e briganti, di partigiani e di stregoni, di mestieri scomparsi e di mani antiche e sapienti. Alberi che ci parlano di noi, come italiani, di chi eravamo e di chi siamo diventati e che, a ben vedere, potrebbero aprirci qualche spiraglio su che cosa vorremo diventare e sul Paese che vorremmo abitare». Dallo smisurato Ficus di Palermo al "Fico a testa in giù" del Tempio di Mercurio di Baia; dal Platano di Marengo piantato da Napoleone, all'unica sequoia sopravvissuta all'onda del Vajont, fino all'Albero Finto Botanicamente Corretto, simbolo non più solo del Natale nei salotti degli anni Cinquanta, ma spettatore degli spazi pubblici che abitiamo. Oltre ai testi dei tre curatori, il volume si arricchisce di specifiche descrizioni di trenta alberi, venti per altrettante regioni, narrati dalla penna di Daniele Zovi, a cui sono stati aggiunti dieci alberi "anomali" raccontati dalla storica del paesaggio Annalisa Metta. Ad accompagnare i testi, i disegni realizzati appositamente per la mostra e il libro da Guido Scarabottolo, uno dei più celebri illustratori italiani contemporanei.