Prospero Fontana. La «Vergine assunta e santi»: restauro e riscoperta
Marsilio
A cura di Carini A.
Venezia, 2023; br., pp. 96, ill., cm 15x20.
(Dialoghi. 12).
collana: Dialoghi.
EAN13: 9791254631775
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Extra: Impressionismo/Espressionismo
Testo in:
Peso: 0.25 kg
Artista bolognese tra i più influenti del suo tempo, Prospero Fontana (1509-1597) ha attraversato, nel corso della sua lunga vita, tutte le fasi della storia del manierismo. È stato sodale di Giorgio Vasari, punto di riferimento per gli artisti della sua città e protagonista della scena artistica nazionale. Partendo da Bologna, ha girato a lungo tra Italia e Francia, per poi tornare nella città felsinea portando con sé un'esperienza ampia e variegata. La pala monumentale Vergine assunta e santi, dipinta da Fontana nel 1570 per la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Bologna e approdata definitivamente alla Pinacoteca di Brera nel 1991, è stata al centro dell'ultimo restauro operato dalla pinacoteca all'interno del suo Laboratorio trasparente. Il restauro dell'opera, giunta a Brera in uno stato conservativo che non ne consentiva l'esposizione, è stato effettuato tra il 2020 e il 2023, ed è stato accompagnato da studi tecnici approfonditi supportati da una campagna diagnostica, da una ricostruzione della storia conservativa e da un'accurata lettura stilistica e iconografica del dipinto. Questi passaggi hanno consentito il recupero della straordinaria cromia della tavola, caratteristica dell'artista, che risultava offuscata da strati di vernici antiche alterate. La pala restaurata viene dunque esposta alla Pinacoteca di Brera accanto a un altro dipinto di Fontana, la Vergine assunta e i quattro santi protettori di Bologna (Bologna, Palazzo Magnani), e a una riproduzione del disegno progettuale di Giorgio Vasari (Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe), al quale è stata attribuita unanimemente l'invenzione compositiva della pala braidense.