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I corpi incantati. L'eros, il desiderio e l'assenza nella pittura di Piero Nincheri

Maschietto Editore

Firenze, Museo Marino Marini, 11 maggio - 7 luglio 2002.
Sesto Fiorentino, La Soffitta Spazio delle Arti Casa del Popolo di Colonnata, 12 maggio - 7 luglio 2002.
Sesto Fiorentino, Pieve di San Martino, 12 maggio - 30 giugno 2002.
A cura di G. Pozzi.
Montecatini Terme, 2002; br., pp. 304, ill. b/n e col., cm 22,5x28,5.

ISBN: 88-87700-89-3 - EAN13: 9788887700893

Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura e Arti Decorative - Monografie

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.42 kg


Dall'esangue San Sebastiano di Guido Reni alla fotografia di Robert Mappelthorpe, passando, ça va sans dire, per i simbolismi preraffaelliti e precorrendo Bidgood e Pierre e Gilles, Piero Nincheri trae le suggestioni che lo conducono a sintetizzare l'oggetto del desiderio, idealizzato, eternamente adolescente e afflitto da angoscia diuturna.
L'artista ha rifiutato in modo deciso e inappellabile i traguardi dell'arte contemporanea e ha coltivato la propria passione per la pittura figurativa senza tentennamenti. I suoi oli, così come le sue incisioni, mantengono una coerente cifra stilistica che si nutre di una tecnica rigorosissima, un'adesione totale alla più alta tradizione del nudo e un vocabolario di simboli e analogie ricchissimo.
Viene da chiedersi come un artista, che viveva nella pur torpida Firenze, del secondo Novecento sia rimasto così rigorosamente impermeabile alle istanze dell'arte contemporanea. A prima vista la pittura di Nincheri appare, oltre che antimoderna, antistorica; la stessa sensibilità erotica sembra avvolta nei veli di una pruderie decisamente pre-Stonewall. La risposta va rintracciata nella delicatissima percettività dell'artista ossessionato da un senso di perdita che lo spinge a raccogliere i frammenti del proprio mondo intellettuale. In questo senso gli angeli caduti di Nincheri sono l'espediente per una nostalgica recherche, del tempo perduto, il proprio, ma anche di un'innocenza formale definitivamente tramontata con le esperienze storiche e artistiche del secolo scorso. I testi di Gianni Pozzi e Pier Luigi Tazzi raccolti in catalogo, nel raccontare la sua vicenda artistica, fermano più volte l'attenzione su questo attaccamento al mito della figuratività. La legittimazione dell'arte di Nincheri e la sua grandezza, dunque, risiedono, oltre che nei suggestivi risultati formali, nel suo testimoniare una trasformazione della cultura artistica con un polemico, dolente omaggio agli stilemi di un altro tempo.
L'esposizione si articola in tre sedi che ospitano la pittura su tela (Museo Marino Marini), la grafica (Galleria La Soffitta di Sesto Fiorentino) e i cartoni preparatori per le vetrate (Pieve di San Martino, Sesto).

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci