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Lo spettro della fine. Pensare l'Apocalisse tra filosofia e cinema

Mimesis Edizioni

A cura di Tonchia T.
Sesto San Giovanni, 2016; br., pp. 123, ill., cm 6x9.
(Filosofie. 435).

collana: Filosofie

ISBN: 88-575-3409-X - EAN13: 9788857534091

Soggetto: Cinema

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.22 kg


Pensare l'Apocalisse significa avvicinarsi, inevitabilmente, alla fine. Fine che implica anche etimologicamente il termine ultimo, il traguardo in cui l'individuo come il mondo (la collettività) trova non sempre il suo compimento, ma la possibilità di riscatto e di ricominciamento. Certamente l'immaginario apocalittico - sia esso mitico che religioso che narrativo che culturale che cinematografico - evoca un momento di crisi e di rottura: insomma una catastrofe che viene rappresentata in varie forme ma che preclude e lascia spazio alla trasformazione. Pensare e ripensare l'Apocalisse attraverso strumenti ermeneutici diversi da quelli canonici è il filrouge che lega l'analisi del libro: una chiave di lettura della fine del mondo attraverso il cinema e la filmografia, ovvero attraverso quelle immagini che si trasformano in pensiero, in concetti. Premessa di Claudio Bonvecchio.

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