Malatesta Novello magnifico signore. Arte e cultura di un principe del Rinascimento
Minerva Edizioni
Cesena, Biblioteca Malatestiana, 14 dicembre 2002 - 30 marzo 2003.
A cura di Pier Giorgio Pasini.
Argelato, 2002; br., pp. 318, ill. b/n e col., tavv., cm 24x28.
ISBN: 88-7381-037-3 - EAN13: 9788873810377
Soggetto: Arti Decorative (Ceramica, Porcellana, Maiolica),Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Pittura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Emilia Romagna
Extra: Cimeli Storici
Testo in:
Peso: 1.55 kg
Si intitola "Malatesta Novello magnifico signore - Arte, cultura e mecenatismo di un principe del Rinascimento" la mostra storica che dal 15 dicembre 2002 al 30 maggio 2003 sarà allestita alla Biblioteca Malatestiana di Cesena
Voluta dall'Istituzione Biblioteca Malatestiana, la mostra si propone di offrire un quadro complessivo della civiltà malatestiana a Cesena per mezzo di materiali documentari e artistici, ed ha come protagonista Malatesta Novello, signore di Cesena dal 1433 al 1465, principe saggio e colto, dedito principalmente a opere di pace e mecenate. A lui la città di Cesena deve un volto nuovo e alcuni decenni di tranquillità e di benessere economico, da cui discendono la coscienza civica e la consapevolezza culturale che ne hanno caratterizzato la storia per secoli. Rifiutando la guerra come mestiere e fonte di guadagno, e nello stesso tempo rifiutando gli sprechi di una corte fastosa e chiassosa, Malatesta Novello si creò una diffusa simpatia, riuscì a pacificare gli animi, a elevare il tenore di vita della città, a creare opere eccezionali come la Biblioteca Malatestiana. Attivò artisti importanti (gli stessi che contemporaneamente operavano alla corte riminese del fratello Sigismondo) come Pisanello e Leon Battista Alberti, Agostino di Duccio e Matteo Nuti, Bartolomeo di Tommaso e Taddeo Crivelli. Intrattenne proficui rapporti con le più grandi signorie italiane, alla ricerca di codici che fece trascrivere e miniare, e con grandi personaggi e umanisti del suo tempo, come il celebre cardinal Bessarione, Francesco Filelfo, Ciriaco d'Ancona, Biondo Flavio, Giovanni Marcanova.
Trecento opere per un ritratto dei Malatesti
La mostra riunisce più di trecento opere provenienti da musei, archivi e biblioteche di tutta Italia (Bologna, Brescia, Faenza, Fano, Firenze, Forlì, Montefiore, Milano, Pavia, Pesaro, Ravenna, Rimini, San Marino, Santarcangelo, Senigallia, Urbania, Urbino, Venezia ecc.).
È scandita in otto sezioni riguardanti:
I Malatesti (genealogia, araldica, numismatica);
Malatesta Novello e i suoi parenti (atti di governo, rapporti, iconografia);
Lo stato malatestiano (Cesena e il suo territorio);
Gli interventi malatestiani nella città (l'ospedale, la rocca, San Francesco, le mura e le porte);
L'arte e la cultura artistica;
La cultura materiale;
La Biblioteca (l'architettura e la dotazione libraria);
La decorazione libraria.
Presenta molto materiale inedito, proveniente da collezioni pubbliche e private, e molte opere appositamente restaurate (per fare solo qualche esempio: i ritratti malatestiani degli Uffizi, gli affreschi del refettorio francescano di Cesena, la grande scultura proveniente dalla torre di San Giorgio).
La mostra è documentata da un catalogo (320 pagine) edito dalla casa editrice Minerva di Bologna, cui hanno collaborato Augusto Vasina, Gherardo Ortalli, Sebastiano Gentile, Fabrizio Lollini, Anna Tambini, Maurizio Abati, oltre ai responsabili del comitato scientifico della mostra, composto da Denis Capellini, Paola Errani, Pier Giovanni Fabbri, Pier Giorgio Pasini, Claudio Riva, Daniela Savoia.
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