La mala misura. Antologia di bilance ingannevoli e pesi falsi
Mobydick Tratti - Edizioni
A cura di Alessandrini R.
Faenza, 2006; br., pp. 112, cm 11,5x19.
(Lunaria. 29).
collana: Lunaria
ISBN: 88-8178-337-1
- EAN13: 9788881783373
Testo in:
Peso: 0.2 kg
Non sappiamo nulla della bilancia con la quale Shylock deve pesare la libbra di carne di Antonio nel Mercante di Venezia di Shakespeare. E nemmeno dei pesi falsi che il rothiano verificatore Eibenschütz scova nelle botteghe e nei mercati né dell'aureo strumento con cui Zeus nell'Iliade segue le sorti della guerra tra achei e troiani o dei piatti oscillanti che nel giorno del giudizio universale sapranno tener conto anche di una piuma o di un granello di senape. Convocata sulla scena di una storia per definire equamente gesti ordinari del commercio o per risolvere controversie legate alla pesatura, la bilancia riassume una ricca serie di suggestioni meccaniche ed emblematiche che ne fanno il simbolo della giustizia, il paradigma dell'equilibrio e un attributo del potere e della moderazione. Ma nella continua oscillazione dei suoi piatti essa può nascondere - e spesso nasconde - la frode e l'inganno, il disequilibrio e l'ingiustizia, tramutandosi nello strumento che asseconda la sopraffazione e minaccia la natura stessa delle relazioni umane. Destinata in primo luogo alle cose, la bilancia finisce per sostenere il peso dei corpi e, nel giudizio supremo, delle anime. Ma, anche in questo caso, la fiducia in un'equa pesatura deve fare i conti con la tentazione, tutta umana, di falsare il risultato.