Il collegio dei nobili di Parma. La formazione della classe dirigente (secoli XVII-XIX)
Monte Università Parma Editore
A cura di A. Mora.
Parma, 2014; br., pp. XI-392, ill., cm 15x21.
(Crisopoli. 4).
collana: Crisopoli
ISBN: 88-7847-441-X
- EAN13: 9788878474413
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Emilia Romagna,Italia
Testo in:
Peso: 0.005 kg
Il Collegio dei Nobili di Parma è stato uno degli istituti educativi più noti e illustri d'Europa nel mondo d'antico regime. Fondato da Ranuccio I Farnese nel 1601 e affidato ai gesuiti, il Collegio conobbe un successo crescente, fino a ospitare quasi trecento allievi verso la fine del Seicento. Formò numerosi vescovi e cardinali, un papa (Innocenzo X), futuri sovrani, intellettuali del calibro di Scipione Maffei, Cesare Beccaria e Pietro Verri. Nel 1831 la duchessa Maria Luigia decise di fondere il Collegio, ormai in decadenza, con il "borghese" Lalatta, dando vita a un nuovo istituto di educazione - cui diede il proprio nome - che è a tutt'oggi operante. Dello splendore dell'antica sede non resta più nulla, così come è andata sfumando la memoria del prestigio conseguito un tempo dal "Seminarium nobilium", fiore all'occhiello dei Farnese prima e dei Borbone poi. In questo volume sedici studiosi, tra cui storici, architetti, musicologi, letterati, ricostruiscono l'immagine perduta dei luoghi che ospitarono i rampolli della migliore aristocrazia italiana ed europea, intenti a studiare i classici, pregare e apprendere le buone maniere, ma pure a tirare di scherma, fare musica, danzare, recitare a teatro, montare a cavallo, cacciare, giocare alle "cuccole"...