La Bibbia nella letteratura italiana. Vol. 3: Antico Testamento
A cura di Gibellini P.
Brescia, 2012; br., pp. 464, cm 16,5x22.
(Biblioteca Morcelliana).
collana: Biblioteca Morcelliana
ISBN: 88-372-2530-X
- EAN13: 9788837225308
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.571 kg
L'Antico Testamento ha consegnato alla cultura occidentale storie potenti come archetipi (la Creazione, il Diluvio, la Torre di Babele...); ha dato forma all'immaginario dell'eros (con il Cantico dei Cantici) e a quello del vuoto e della desolazione (con l'Ecclesiaste); ha costruito una tipologia di comportamenti umani: figure dell'aggressività (Caino), dell'obbedienza (Abramo e Isacco), della pazienza (Giobbe), della fortezza virtuosa (Susanna e le altre seducenti eroine), della contestazione (Giona). Sono qui indagati, a più voci, la persistenza e il significato di grandi personaggi e temi biblici nella letteratura italiana, sacra e profana. Ogni ripresa e riproposta, favorita dalla stessa natura frammentaria della narratività biblica, è di per sé una nuova interpretazione, che risponde ai mutevoli contesti storici. L'elemento costante è la tensione verso un modello di utopia: la nostalgia dell'Eden e della sua meravigliosa armonia iniziale con la Divinità e con tutti gli animali creati, a cui si contrappone una storia umana instabile, di felicità e sofferenze. Se la Terra Promessa è una meta compensatoria evanescente, la letteratura può almeno tentare di riscoprire - o di reinventare - la vivibilità del nostro mondo.