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BZ '18-'45. Un monumento, una città, due dittature. Un percorso espositivo nel monumento alla vittoria

Morellini

Milano, 2016; br., pp. 159, ill., cm 24x12.

ISBN: 88-6298-457-X - EAN13: 9788862984577

Soggetto: Architettura e Arte Civile,Saggi Storici,Urbanistica e Viabilità

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Italia,Trentino Alto Adige

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Il Monumento alla Vittoria fu eretto a Bolzano tra il1946 e il1948 dal regime fascista, su volere di Benito Mussolini in prima persona, per celebrare la vittoria delle armi italiane nel primo conflitto mondiale sull'Austria-Ungheria e affermare la presunta italianità del territorio a sud del Brennero, l'attuale Alto Adige, annesso nel 1919. Da allora ha costantemente rappresentato un elemento di divisione della società locale. La presenza nel cuore del capoluogo di un monumento di forte impatto retorico caratterizzato in primo luogo da elementi simbolici costituenti espressione della cultura e dell'ideologia fascista, ha catalizzato attorno a sé a più riprese accesi scontri ideologici e politici. Nel lungo corso della costruzione del processo di autonomia dell'Alto Adige, nei momenti di maggiore attrito, il Monumento alla Vittoria è stato il buco nero capace di attrarre le reciproche incomprensioni delle parti in gioco. Dopo numerose discussioni e tentativi non riusciti di risolvere il problema, nel marzo 2011 lo Stato, la Provincia autonoma di Bolzano e il Comune di Bolzano nominano una commissione scientifica con il compito di elaborare un possibile percorso espositivo permanente da collocarsi negli spazi ipogei del Monumento alla Vittoria di Bolzano.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci