Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo
Motta 24 ore Cultura
Milano, Mudec, 28 marzo - 28 luglio 2024.
Milano, 2024; br., pp. 208, ill. col., cm 16,5x27.
ISBN: 88-6648-770-8
- EAN13: 9788866487708
Soggetto: Fotografia
Testo in:
Peso: 0.78 kg
Il racconto della storia del tatuaggio fin dalle sue più remote origini con un taglio storico e antropologico. Il tatuaggio come lo conosciamo oggi, cioè "il tatuaggio moderno", nasce quando James Cook nel Settecento riporta dalla Polinesia il primo uomo col corpo interamente tatuato, conosciuto come "il principe Omai" e lo presenta alla corte d'Inghilterra suscitando grande impressione, ma anche fascino. Da allora è nata una "frenesia per il tatuaggio" che ha contagiato i reali, la nobiltà e l'alta società di tutta Europa. Ma il tatuaggio è stato praticato sul Vecchio Continente ben prima dei viaggi di James Cook. Vi sono evidenze che risalgono al paleolitico e al neolitico, testimonianze che ci riportano come la pratica del tatuaggio abbia assunto nel corso dei secoli significati, funzioni e naturalmente forme iconografiche diverse: ci si è tatuati per prevenire e curare malattie, per far conoscere il proprio rango, per devozione religiosa, per bellezza e per imbruttirsi e si è stati marchiati forzatamente per punizione o perché schiavi. Il catalogo raccoglie un percorso cronologico e geografico attraverso le testimonianze e i reperti che sono arrivati a noi accompagnati dalla narrazione delle diverse forme e motivazioni con cui la sua pratica si è espressa nel corso dei secoli in Italia, nella zona del Mediterraneo (Antico Egitto, Grecia, Israele, Francia e paesi Balcanici) e in altre zone geografiche dove sono stati ritrovati reperti di particolare interesse (Perù, Siberia e bacino del Tarim).