Guido Polo. L'emozione dei luoghi. Disegni 1934-1947
Trento, Museo Diocesano Tridentino, 12 luglio - 14 settembre 2003.
A cura di Primerano D. e Turrina R.
Rovereto, 2003; br., pp. 128, ill. b/n, cm 21x22.
(Le Lame).
collana: Le Lame
ISBN: 88-8447-082-X
- EAN13: 9788884470829
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.47 kg
Gli anni 1934-1947 sono anni decisivi per la scelta stilistica di Polo, anche perché l'artista rielabora un mondo di conoscenze e contatti già avvenuti in precedenza. I disegni, che raffigurano scorci di Trento e immagini di chiese e palazzi del Trentino, in particolare della Valle di Cavedine (dove l'artista era sfollato nel corso della seconda guerra mondiale insieme alla famiglia) pervennero al museo in seguito ad una probabile commissione all'artista da parte di Mons. Giovan Battista Fedrizzi, appassionato collezionista di arte contemporanea che si occupò della nostra istituzione tra gli anni quaranta e gli anni sessanta del secolo scorso. Tre le serie esposte. Trento vecchia, un gruppo di otto disegni, a matita e carboncino che raffigurano alcuni scorci della città nel corso dei rifacimenti urbanistico architettonici del periodo fascista. I disegni rappresentano un importante documento che permette di individuare i cambiamenti avvenuti in quell'epoca nella struttura urbana di Trento. Quattordici disegni a carboncino, che l'artista intitola Trento scomparsa, fotografano Trento dopo i bombardamenti del 1944. Polo mostra un città diroccata, senza identità. Solo poche simboliche presenze fanno sì che il luogo mantenga una certa riconoscibilità. Si tratta di documenti di particolare valore storico soprattutto per quanto riguarda le vie maggiormente colpite, come la zona di San Martino e in particolare quella di Santa Maria Maggiore. La terza serie di disegni, Diversi (chiese secondarie, castelli etc.), ha come soggetto il paesaggio della Valle di Cavedine. Sebbene Polo si trovi a Calavino sfollato con la famiglia nel periodo bellico, nelle immagini non si avverte alcuna minaccia: la guerra appare lontana e il paesaggio si presenta assorto, silenzioso quasi protetto da una dimensione spirituale dell'esistenza. Questi soggetti hanno tutti la freschezza dei disegni en plein air , la luminosità dell'attimo e una particolare impronta narrativa. Sono immagini fedeli alla realtà, ma nel contempo, se rilette alla luce di una vibrazione emotiva, si identificano con un segno che corre sulla carta con grande sicurezza perché l'atto del creare non conosce esitazioni e diventa un tutt'uno con la capacità di guardare, di cogliere le emozioni dei luoghi. La mostra Guido Polo: l'emozione dei luoghi. Disegni 1934-1947 inaugura una serie di iniziative espositive intese a far conoscere al pubblico la raccolta di arte contemporanea del Museo Diocesano Tridentino.