Il setting come cornice. Stabilità, variazione, acting
Nicomp Laboratorio Editoriale
A cura di M. De Simone e Cannas I.
Firenze, 2024; br., pp. 304.
ISBN: 88-94989-79-8
- EAN13: 9788894989793
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Il libro raccoglie numerosi contributi che testimoniano l'importanza assunta dal concetto di setting nella psicoanalisi attuale e le sue applicazioni in campi limitrofi. Si pensi soltanto alla psicoanalisi infantile, alle psicoterapie psicoanalitiche, il counselling, la coppia, i gruppi, la famiglia, il lavoro istituzionale nel territorio o nelle comunità, il sostegno alle equipe curanti. Come ricorda Andreas Giannakoulas nel breve lavoro in chiusura, il termine non è presente negli scritti di Freud e nei più importanti dizionari di psicoanalisi (Laplanche-Pontalis, Rycroft, Hinshelwood). Non è difficile tuttavia individuare già negli scritti di epoca preanalitca i riferimenti ad alcuni accorgimenti volti a sottrarre i pazienti il più possibile dalle pressioni della realtà esterna - ricordiamo il consiglio di un distacco dalla famiglia, un breve ricovero, l'ascolto in un ambiente adatto e rispettoso - e che fungono da precondizioni perché la cura possa dispiegarsi. Con gli scritti di Freud sulla tecnica le prime intuizioni saranno organizzate nella forma di consigli o prescrizioni e solo più tardi verranno riconosciute come elementi materiali del setting (l'uso del lettino, la frequenza e la durata delle sedute, il pagamento, le interruzioni festive etc) necessari, insieme alle associazioni libere, a definire uno spazio e un tempo che possono permettere al transfert di manifestarsi e che svolgono la funzione di cornice essenziale per il lavoro interpretativo.