Poesia e pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la «meravigliosa» passione
Officina Libraria
Roma, Galleria Borghese, 19 novembre 2024 - 9 febbraio 2025.
A cura di Patrizia Tosini, Andrea Zezza e Emilio Russo.
Milano, 2024; br., pp. 296, 116 ill. col., cm 23x28.
Altre edizioni disponibili: English edition 88-3367-300
ISBN: 88-3367-292-1
- EAN13: 9788833672922
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
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Dopo la stagione dei grandi pittori del Rinascimento, il prestigio delle arti figurative cresce come mai prima nella storia. Nel corso del Cinquecento l'artista passa dall'essere un comune artigiano a ricoprire uno status pari a quello dei maggiori intellettuali del suo tempo. L'inscindibile rapporto tra poesia e pittura si consolida nel Seicento, e diviene stretto, vicendevole, persino competitivo quando artisti e letterati si confrontano con i medesimi temi sull'agone delle arti. In questa cornice gioca un ruolo fondamentale la poesia di Giovan Battista Marino (1569-1625), i cui componimenti vivono di scambi continui con la pittura e la scultura contemporanei. La sua produzione poetica è ricca di suggestioni visive, derivate tanto dal contatto diretto con le collezioni d'arte visitate nel corso della sua vita itinerante, quanto dalla memoria delle immagini dei grandi artisti del passato, a partire dalla Galeria (1620), che proietta sulle pareti di un'immaginaria galleria i nomi degli artisti e le opere d'arte che hanno segnato l'esperienza cortigiana del poeta, pur non tralasciando i numerosi rapporti figurativi dell'Adone (1623) e della Strage de gl'innocenti (1632). Il catalogo è arricchito anche da un'antologia di testi mariniani in dialogo con le opere in mostra, oltre che da numerose tavole a colori.