Gli anni '60 a Pisa. Il boom e il rock
Pacini Editore
A cura di Renzoni Stefano e Meucci Giuseppe.
Contributi di Alberto Mario Banti.
Ospedaletto, 2019; br., pp. 128, 144 ill. b/n e col., cm 21x21.
(Immagine).
collana: Immagine
ISBN: 88-6995-653-9
- EAN13: 9788869956539
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.65 kg
«Mentre nel mondo venti di guerra si alternano con momenti di distensione, le due superpotenze estendono la loro competizione alla Luna e dilaga, a tempo di rock, la rivolta generazionale e femminista, in Italia gli anni '60 sono i mitici anni del Boom e della Dolce Vita. I faticosi anni '50 hanno creato il Miracolo Italiano, che, con ritmi di aumento del PIL (che oggi definiremmo cinesi) permette finalmente ad un paese, abituato alle ristrettezze e al risparmio, l'auto e la vacanza e anche consumi "voluttuari" che lo avvicinano ai modi di vita dei paesi più sviluppati. È dunque il boom della motorizzazione, delle vacanze e del divertimento. È l'inizio del consumismo con la diffusione dei supermercati; è anche però la rivoluzione del costume con l'avvento della minigonna e del bikini e la rivolta giovanile, mentre nella musica popolare un sottomarino giallo sostituisce una serenata celeste. Questo turbine di cambiamento, che passa anche nella nostra città, fotografato da Luciano Frassi, è ancora presentato da Giuseppe Meucci e Stefano Renzoni con un contributo di Alberto Mario Banti. Rimarginate le ferite della guerra, la città si rinnova, nascono il CEP e la nuova aerostazione; si aprono i primi supermercati, mentre le auto invadono disordinatamente strade e piazze di Pisa e di Tirrenia e sull'onda dello straordinario successo della "Dolce Vita" anche nei locali della costa compaiono i primi pudichi spogliarelli. Ci sono l'alluvione e il Pisa in serie A, il '68 degli studenti e Paolo VI in Piazza del Duomo, ma anche i riflessi degli eventi che si svolgono nel Mondo come l'assassinio di Kennedy e la tragedia di Kindu che colpisce gravemente la città.» (Cosimo Bracci Torsi - Presidente Fondazione "Palazzo Blu").