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Il Liceo di Pallade. Pietro Testa artista filosofo tra Lucca e Roma

Palombi Editori

Roma, 2013; br., ill. b/n e col., tavv.

Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura)

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Lazio,Toscana

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


"Uno de' più eccellenti, e più infatigabili disegnatori, che avesse mai l'età nostra; fu Pietro Testa pittore, e intagliatore", così Filippo Baldinucci, primo curatore della raccolta medicea, introduce la Vita di Pietro Testa nel Cominciamento e progresso dell'arte d'intagliare in rame del 1686.
Pietro Testa (1612-1650) lasciò presto la sua città natale, Lucca, alla volta di Roma, dove fece parte della cerchia di artisti raccolti intorno a Cassiano Del Pozzo e impegnati nello studio assiduo delle antichità romane. La passione per le vestigia classiche, coniugato con gli interessi letterari, caratterizzò tutta la sua produzione artistica.
All'originalità di inventio nelle colte composizioni non corrispose, tuttavia, una freschezza di executio nell'opera pittorica: la tentata conciliazione tra linee e colori rimase spesso un obiettivo non completamente raggiunto e si capisce come, a seguito della distruzione dell'affresco eseguito a Santa Maria dell'Anima e della mancata realizzazione di quello per l'abside di San Martino a Roma, Testa provò una bruciante sconfitta.
All'artista-filosofo seicentesco, allievo di Pietro da Cortona, amico di Poussin e Mola, che perseguì sempre il tentativo di dare espressione a concetti universali, intrisi di sottili riferimenti autobiografici, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi vuole oggi rendere omaggio.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci