1917-2017. Carzano. Un tentativo di sfondamento in Trentino a un mese da Caporetto
Paolo Gaspari Editore
A cura di Comitato 18 settembre 1917.
Illustrazioni di Rosset G.
Udine, 2017; br., pp. 207, ill., cm 17x24,5.
(Collana Storica).
collana: Collana Storica
ISBN: 88-7541-564-1
- EAN13: 9788875415648
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia,Trentino Alto Adige
Testo in:
Peso: 0.99 kg
Estate-autunno 1917: a Carzano, in Valsugana, è di stanza il V Battaglione Bosniaco che controlla un tratto del fronte di guerra segnato dal torrente Maso. Sono soldati dell'esercito austroungarico di nazionalità slovena e cecoslovacca tra i quali serpeggia un fortissimo spirito irredentista. Sarà proprio il loro comandante Ljudevit Pivko, affiancato da altri ufficiali e sottufficiali, a concepire un piano che avrebbe dovuto aprire la strada all'esercito italiano per poter conquistare la Valsugana e giungere in poche ore fino a Trento, dopo mesi di immobilismo. Pivko riesce a mettersi in contatto con Cesare Pettorelli Lalatta, maggiore dell'Ufficio Informazioni Italiano, e mette a disposizione il suo piano e la collaborazione sua e dei suoi complici per rompere le difese austriache ormai ridotte a un velo di truppe causa lo spostamento in vista della grande offensiva programmata per il mese successivo sul fronte dell'Isonzo. I due ufficiali trovano un accordo: gli italiani avrebbero attaccato proprio nel settore di competenza di Pivko, il quale garantiva di rendere innocuo il suo intero battaglione con la somministrazione di sonnifero, di mettere a guardia dei valichi uomini fidati e guide bilingui, di togliere la corrente dal filo spinato e di interrompere le comunicazioni e di sguarnire i depositi delle munizioni. Un piano audace, preparato minuziosamente, ma quando si passa all'azione, pur con tutte le strategie puntualmente messe in atto da Pivko, l'impresa fallisce per l'incapacità del comando italiano di sfruttare una così rara occasione di successo. Nel giro di poche ore l'operazione si tramuta in una inutile carneficina con il 72° Battaglione Bersaglieri pressoché annientato. Un episodio importante ma scomodo. Avrà il suo ultimo epilogo nella primavera del 1939, oltre 20 anni dopo, quando Adolf Hitler, occupata la Cecoslovacchia, farà ricercare e fucilare i cospiratori di Carzano, uno dei quali, nel frattempo, era diventato capo di stato maggiore dell'esercito. Il volume a cura del Comitato 18 settembre 1917 astato redatto dai componenti Pierluigi Briganti, Marco Cimmino, Maurizio Dossena, Rossella Giust Bordoni, Luciano Salerno e da Luca Girotto.