Il finanziamento dell'Europa. Il bilancio dell'Unione e i beni pubblici europei
Passigli
A cura di F. Bassanini e Salvemini M. T.
Antella, 2010; br., pp. 359, cm 14,5x21,5.
(Astrid).
collana: Astrid
ISBN: 88-368-1203-1
- EAN13: 9788836812035
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Peso: 0.482 kg
La crisi economica-finanziaria rilancia l'Europa. Più l'Europa intergovernativa (l'Europa dei governi) che l'Europa federale (l'Europa del popolo europeo). Ma emergono due nodi. Il coordinamento delle politiche economiche, fiscali e industriali. E le risorse. Del secondo si occupa questa ricerca di Astrid, pubblicata in coincidenza con l'avvio della negoziazione del quadro finanziario europeo 2013-2017. Il bilancio dell'Unione è oggi modesto, intorno all' 1% del PIL europeo. Gran parte delle risorse sono assorbite dal finanziamento della politica agricola e delle politiche di coesione. È impensabile un aumento dei trasferimenti dai bilanci nazionali, appesantiti dalla crisi. Ma gli Stati nazionali non hanno dimensioni adeguate a vincere le sfide della globalizzazione in alcuni settori critici. Occorre dunque un radicale ripensamento del finanziamento dell'Unione. È l'oggetto di questa ricerca di Astrid. Si parte dall'analisi dei nuovi beni pubblici europei per i quali si impone un finanziamento comune, non essendo nelle possibilità di ciascuno Stato di provvedere singolarmente. Si ragiona sui modi per superare la logica del "saldi netti", sulla struttura del bilancio, su nuove entrate proprie, sulle imposte di scopo, sul finanziamento degli investimenti mediante Union bond, Project bond, fondi comuni europei, schemi di garanzia. E sul ruolo dell'Euro e di un debito sovrano europeo nella stabilizzazione del sistema finanziario globale.