Di domenica si può anche morire. Racconti
Polistampa
Firenze, 2008; br., pp. 152, cm 15x21.
(Selezione Narrativa Polistampa. 32).
collana: Selezione Narrativa Polistampa
Testo in:
Peso: 0.38 kg
Soprattutto a quelle più profonde. La società occidentale sembra oramai ripiegata verso un tecnicismo orizzontale, in cui si dà poco conto del valore qualitativo/verticale della conoscenza, intesa come crescita del sé attraverso il rapporto con gli altri. I racconti della raccolta Morsi, utilizzando lo specchio prospettico del rapporto uomo/donna, sono un invito a vivere profondamente quello che la vita ci mette di fronte. Dando l'esatto valore alle cose che ci circondano, concentrandoci sulle cose per cui vale davvero la pena 'esistere'. Morsi di vita contro la banalità routinaria, vissuti attraverso le maglie di una quotidianità che ci spinge verso il naufragio.
Nella seconda parte del libro, due altri racconti: Una casa grande come un sogno, vincitore del premio Raccontare la periferia 2006, e Il mio nome è mai più, vincitore del premio Tiziano Terzani 2007.
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