La Biblioteca Riccardiana di Firenze. L'Ambiente, le Collezione, i Servizi
Polistampa
Firenze, 2009; br., pp. 48, cm 15x21.
Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Collezioni
Luoghi: Firenze
Testo in:
Peso: 0.12 kg
Nel Settecento inizia la parabola discendente della famiglia e i dissesti finanziari coinvolsero anche la Biblioteca, che venne messa all'asta. La raccolta corse il pericolo di essere allontanata da Firenze, ma il Comune l'acquistò nel 1813 e la cedette due anni dopo allo Stato. È da quel momento che la Riccardiana diventa pubblica, anche se era stata aperta agli studiosi già ai tempi dei Riccardi.
Particolarmente importante la sezione dei manoscritti che vanta, oltre ad autografi di Petrarca, Boccaccio, Savonarola e dei più grandi umanisti (Alberti, Ficino, Poliziano, Pico della Mirandola), splendidi codici miniati, magnifiche legature nonché nuclei importanti di biblioteche patrizie e umanistiche, carteggi di personaggi illustri, rare testimonianze nell'ambito del teatro, della farmacopea, dei viaggi, della storia e letteratura.
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