Il pellegrinaggio: tempo e luogo di conversione e riconciliazione. Esperienza della misericordia
Pontificia Università Lateranense
A cura di C. Costa e Andreatta L.
Città del Vaticano, 2015; br.
(Vivae Voces. 31).
collana: Vivae Voces
ISBN: 88-465-1036-4
- EAN13: 9788846510365
Testo in:
Peso: 1 kg
Nell'attuale contesto di crisi del senso del peccato, della fede, della conversione, del sacramento della Riconciliazione, il pellegrinaggio può dare un suo apporto verso una soluzione positiva? Esistono le premesse teologiche, culturali, pastorali? Pur se le riflessioni teologiche e le indagini sociologiche registrano una "vocazione" all'immanenza, un relativismo, una negazione di Dio, nella sua duplice forma, quella ateistica e quella secolaristica, questo non esclude una rinnovata domanda di significati. Gli uomini di oggi, apparentemente quasi "ostili all'idea di essere in colpa", si sentono, specialmente in questi ultimi anni, "confusi e disorientati: bisognosi quindi di essere compresi e soprattutto amati". In questo clima culturale, sociale, il pellegrinaggio, in quanto si dimostra un luogo teologico, come dice Papa Francesco nell'Evangelii gaudium, in cui molte sensibilità soggettive cercano un valore aggiunto nella loro vita, porta a pensare che i suoi tempi e i suoi spazi siano tra i più indicati per comprendere che il sacramento della Riconciliazione è propriamente il sacramento della Misericordia e per favorire la decisione di un intimo cambiamento, di una totale consegna della propria esistenza al Vangelo. Non è un caso che San Giovanni Paolo II abbia definito i santuari: "luoghi di conversione, di penitenza e di riconciliazione con Dio".