Bonaventura da Bagnoregio. Questioni disputate della scienza di Cristo
Pontificio Ateneo Antonianum
Roma, 2005; br., pp. 358.
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
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Gli studi odierni sulla conoscenza filiale e messianica di Gesù Cristo si concentrano sull'identità e sulla specificità del suo rapporto con Dio, l'autocoscienza della sua condizione filiale, ecc. A seconda di come vengano definiti o interpretati questi dati, si potranno individuare la struttura e l'ambito di quelle conoscenze. Perciò sono state fatte diverse proposte lungo la storia della teologia, tra cui le Questioni disputate sulla scienza di Cristo di Bonaventura. Le sette questioni di quest'opera devono essere state composte durante il breve periodo che va dal dottorato fino all'elezione cone Generale dell'Ordine Francescano (1253-1257), testimoniando la realtà del suo lavoro come Maestro all'Università di Parigi. E una volta ammessa la scienza umana di Gesù Cristo, Bonaventura si sofferma sul processo di conoscenza umano, sulla ripercussione di Dio nella condizione storica di Suo Figlio, e sull'Incarnazione come nuova possibilità di certezza per la conoscenza umana. L'ampiezza con la quale studia la scienza dei beati rivela il carattere logocentrico della conoscenza di Gesù Cristo, poiché essendo il Verbo l'esemplare di tutte le cose analizza anche la conoscenza che ha l'anima di Gesù Cristo della creazione nello stesso Verbo. È ciò che chiamerà in seguito la scienza de Verbo e in Verbo.