I giardini Chigi tra Siena e Roma dal Cinquecento agli inizi dell'Ottocento
Protagon Editori Toscani
A cura di Benocci C.
Siena, 2005; ril., pp. 528, cm 24x30.
(Itinerari e Proposte).
collana: Itinerari e Proposte
ISBN: 88-8024-157-5
- EAN13: 9788880241577
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Parchi, Giardini e Ambiente,Pittura,Regioni e Stati
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Lazio,Toscana
Testo in:
Peso: 0.8 kg
Il giardino come un sogno, un programma politico, un modello di perfezione: questo il filo rosso che lega una selezione significativa di giardini che tra Siena e Roma delineano il programma messo a punto e sviluppato dai Chigi per tre secoli, dal Cinquecento al Settecento, e ripreso nel Novecento, dopo autonome variazioni, in un revival che prima di essere un'adesione alla moda è il recupero di una perfezione originaria.Il vastissimo ed impegnativo elenco dei giardini storici di proprietà chigiana annovera decine di esempi, tra l'area senese e quella laziale, solo in parte noti, che potranno raggiungere un livello attendibile di completezza dopo il riordino dell'Archivio Chigi, di cui è stata avviata una nuova sistemazione proprio in occasione di questo studio, e con l'individuazione e l'analisi delle altre fonti documentarie chigiane, ancora in attesa di un completo esame.Tuttavia, i nove giardini che vengono proposti si affermano e permangono nella memoria familiare come esempi indiscussi, modelli da riproporre per riaffermare una continuità di potere e di strategie familiari oppure da superare alla ricerca di nuove fonti d'ispirazione. Questa angolazione offre una visuale nuova da cui affrontare il tema delle fortune chigiane e delle relazioni con il tessuto senese a Roma e con le grandi famiglie, di ambito senese o toscano, che elaborano un programma mirante a garantire prestigio e potere, dapprima sostenuto dai Medici e poi dalle carriere curiali, giunte al vertice del soglio pontificio con Alessandro VII.