Il libretto rosso di Pertini. La vita degna dell'uomo che passò dal carcere, all'esilio, alla presidenza della Repubblica
Purple Press
A cura di Di Mino M. e Di Mino P. P.
Roma, 2011; br., pp. 248, ill., cm 12x17.
(Libretti Rossi. 8).
collana: Libretti Rossi
ISBN: 88-95903-50-1
- EAN13: 9788895903507
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.23 kg
Ci sono vite a confronto delle quali i romanzi più avvincenti impallidiscono. Nato a San Giovanni di Stella, in provincia di Savona, nel 1896, Sandro Pertini ebbe appena il tempo di abbracciare la causa socialista sui banchi di scuola prima di ritrovarsi in trincea a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Nel corso dei combattimenti guadagnò sul campo la medaglia d'argento al valor militare, ma questo non lo risparmiò dalle persecuzioni fasciste una volta smobilitato. Avversario irriducibile del Duce e dei suoi sgherri, Sandro Pertini patì le bastonature, il carcere e l'esilio, ma niente servì a piegarlo. Protagonista della Resistenza al nazifascismo, conquistò come partigiano una medaglia d'oro, divenendo celebre per il suo perentorio: "Bisogna mettere i tedeschi di fronte a un'alternativa, arrendersi o perire". Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Sandro Pertini diede il suo contributo alla stesura della Costituzione, intraprendendo poi una carriera politica riconosciuta da tutti come specchiato esempio di rigore e di onestà. "Il libretto rosso di Sandro Pertini" ricostruisce la biografia morale del Pertini socialista e del Pertini partigiano: un'eredità fatta di scritti, discorsi e proclami che vengono direttamente da un tempo in cui, proprio grazie a uomini come Pertini, ci si poteva ancora dire orgogliosi di essere italiani.