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Rizzoli

A cura di Alberti Schatz E. e Vaglieri M.
Milano, 2009; br., pp. 310, ill., cm 12x18.
(Di Tutto di Più).

collana: Di Tutto di Più

ISBN: 88-17-03694-3 - EAN13: 9788817036948

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.328 kg


Dimenticate gli epitaffi che si stagliano sulle tombe marmoree dei grandi condottieri, letterati, sovrani: scritti dai posteri per dovere o con soggezione, sono sovente bugiardi, e sempre pomposi, roboanti. Inutili. Questo libro, ispirato da un gioco fra amici, raccoglie gli "autoepitaffi" che oltre duecento italiani illustri e non - ma perlopiù illustri - hanno scritto di proprio pugno. Bando quindi alle blandizie, alle reticenze, ai sensi di colpa. Scegliere la frase per la propria lapide è l'occasione per concentrare in una pillola una vita intera o per dare un saggio dello spirito che ci anima. E allora c'è chi lancia un messaggio in una bottiglia - "E bello non saper d'esser morto!" (Giuliano Spazzali) -, chi, invece, filosofeggia, chi rievoca il tanto o il poco che ha fatto, chi compone una poesia minima, chi prende in giro - "Ceci n'est pas un épitaphe" (Rocco Tanica) - e chi esorcizza con una battuta folgorante e paradossale - "Si farà viva lei" (Elena Loewenthal). Nient affatto cimiteriale, sfogliare questo volume è come raccogliere la confidenza più intima da ciascuno degli autori, entrare prepotentemente nella loro vita, vedere un film sull'Italia di oggi. E, insieme, è come scherzare con la Belva... non sia mai si riuscisse a eluderla.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci