Jannacci arrenditi! Fotoricordi di contrabbando
Rizzoli
A cura di Harari G.
Milano, 2023; ril., pp. 288, ill., cm 19x26.
ISBN: 88-17-18016-5
- EAN13: 9788817180160
Soggetto: Musica,Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 1.59 kg
Quando andai a Canzonissima, uno fece: "Oddio Jannacci, un'altra canzone sui morti di fame". Io mica lo faccio apposta. Io sono cresciuto nella periferia più popolare di Milano, a due passi dall'Ortica. Mica potevo mettermi a fare canzoni sui ricchi. Io sono stato subito diverso. Nessuno si occupava dei problemi della gente. Vedevo mio padre faticare e da lì viene il mio lato comico: il sorriso del povero. Che non è mai vero, è un sorriso abbozzato. Arrivata la maturità, le idee erano chiare. E c'era rabbia in me. Scrivevo cose surreali, ma pure altre esplicite, come Ti te se' no. Solo che la tragedia non si capisce, se sei timido. E se la gente ride tenta sempre di trovare una scusa per farlo: perché quando non fai il matto non vai bene. Perciò ho dovuto fare quanto un artista vero non farebbe mai. Cioè, togliere ogni maschera. Vincenzina e la fabbrica era chiara. Ci sono dentro i miei tormenti, e c'è la società. Mi diede la sicurezza che poi mi ha portato a scrivere canzoni durissime. E cosa capiva la gente nel '79 di Natalia? Di uno che cantava di una bambina malata di cuore, di un papà che prova a pregare, della morte che se ne infischia della medicina? Ma poi ci è arrivata, adagio. Tanto che poi per me ha avuto senso persino cantare di droga e mafia a Sanremo: se sei vero, la gente ti ascolta. Mai averne paura. Io non sono un bolscevico, resto un sognatore: ma sto sempre dalla parte di chi fatica a vivere, e se la carità sta a sinistra io sono di sinistra. Oramai siamo a una nomenclatura dei diversi: omosex, tossici, vecchi, bimbi, inglesi, malati, poveri, storpi, credenti... E per forza che la gente diventa razzista! Io sto dalla loro parte, ma una domanda me la faccio: se Dio esiste, con tutto quello che dice il papa, Dio non dovrebbe essere amore? La differenza fra il comico e lo spiritoso è che lo spiritoso deve sudare per aprire la porta, il comico non ha bisogno della porta: si vede subito.