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In nome della legge. La giustizia nel cinema italiano

Rubbettino Editore

A cura di G. Vitiello.
Soveria Mannelli, 2013; br., pp. 177, ill., cm 14,5x22,5.
(Cinema).

collana: Cinema

ISBN: 88-498-3582-5 - EAN13: 9788849835823

Soggetto: Cinema

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.26 kg


Enzo Tortora suggerì per scherzo di proibire, in Italia, i telefilm di Perry Mason, perché lo spettatore rischiava di farsi un'idea del tutto irreale della giustizia. La battuta coglieva un aspetto decisivo: il processo americano si presta assai meglio del nostro alla messinscena cinematografica, tanto da aver dato vita a generi giudiziari come il courtroom drama e il legal thriller. E in Italia? Che caratteristiche ha il nostro cinema giudiziario? In che modo ha fatto i conti con le evoluzioni del rito processuale, della figura pubblica del magistrato, dei rapporti tra giustizia e società? Com'è cambiata la rappresentazione del mondo della legge e dei suoi protagonisti - giudici, avvocati, imputati? A vent'anni da Mani Pulite, il libro tenta di rispondere a queste domande. I saggi qui raccolti indagano generi e stagioni del nostro cinema (la commedia, il cinema politico, il poliziottesco), autori cruciali come Damiano Damiani, eroi del nostro immaginario come il giudice antimafia, senza trascurare la fiction televisiva, i formati giornalistici di spettacolarizzazione della cronaca nera, le metamorfosi della letteratura giudiziaria.

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